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Firenze

  • Immagine del redattore: Milena Spino
    Milena Spino
  • 10 gen 2019
  • Tempo di lettura: 12 min

FIRENZE, PATRIA DEL BUON CIBO


Proprio perché quando si decide di andare a Firenze è necessario ammettere che si va anche per il cibo ed il buon vino, ho proprio deciso di iniziare parlando delle pietanze che ci riempiono lo stomaco quando saremo in questa meravigliosa città toscana.

Senza nulla togliere ai monumenti chiaramente, ma è necessario essere sinceri ammettendo che una città come Firenze ha tanto da insegnarci dal punto di vista culinario.

Bancarella del Mercato Centrale

Comincerei con uno dei luoghi che più amo della città, uno di quei posti in cui ritorno ogni volta che vado a Firenze. Stiamo parlando dell’immenso Mercato Centrale; non mi sento di definirlo come un mercato qualunque, il classico mercato in cui vendono baggianate o cibo di bassa qualità; questo è un luogo che mantiene intatti anni di tradizione culinaria ed offre alla sua clientela solo prodotti pregiati e di ottima qualità.

Mercato Centrale

Per la prima volta lo possiamo ritrovare all’interno di uno storico mercato già esistente in epoca antica - il Mercato di San Lorenzo - che essendo al coperto è attivo ogni giorno dalla mattina alla sera. Questo luogo è adatto sia ai grandi che ai piccini, potrete farvi un giro all’ora di pranzo, per merendo o come consiglio sempre io, in orario aperitivo. È dislocato su due piani ed è completamente dedicato al cibo; al piano terra troverete macellai, pescivendoli e fruttivendoli, ma anche qualche piccolo negozio che vende specialità locali; il primo piano invece, che è stato riaperto al pubblico non molti anni fa, è possibile trovare decine e decine di bancarelle oltre che centinaia di posti a sedere. Questo piano è, per molti, il cuore del panorama culinario italiano, ma anche della cultura e della storia nazionale. Non ci sono solo artigiani fiorentini, ma potrete trovare anche pietanze da tutta Italia: la vera pizza napoletana, fatta con l‘antico metodo, le arancine siciliane o i tortellini della vicina Emilia. Una bancarella che non può mancare durante la vostra visita è quella del Chiosco del Chianti che, oltre ad avere una cantina con un’ampia gamma di prodotti, offre anche la possibilità di spedire a casa le bottiglie di vino che decidete di acquistare.

Insomma, vi ho convinto che questo non è un semplice mercato?


Via de’ Neri

Probabilmente nessuno di voi, o ben pochi, hanno sentito parlare di questa via di Firenze; onestamente nemmeno io ci avevo mai fatto caso al suo nome finché non l’ho sentita pronunciare da qualche passante durante la mia visita in città.

Via de' Neri

Via De’ Neri è definita come la miglior via dello street food Toscano, ma probabilmente anche italiano. Offre locali molto basic, piccoli e spesso senza nessun posto a sedere, ma è proprio questo il cocept che vuole mantenere questo luogo. I prodotti che vengono cucinati all’interno di questa via sono tutti di buona, direi ottima qualità; un pranzo al volo? Una merenda abbondante o un aperitivo? Questo è il posto giusto che fa per voi!

Ma cosa possiamo trovare lungo questa via che da Piazza della Signoria prosegue per centinaia di metri?

Una tappa in Prosciutteria?

La Prosciutteria

La Prosciutteria di Firenze nasce proprio in questa città, grazie all’ingegno di alcuni ragazzi che hanno voluto riprendere le tradizioni di padri e nonni. Il locale è piccolo e sempre affollato, caotico e neppure troppo comodo per mangiare, questo va ammesso, ma è molto caratteristico, proprio come deve essere un posto che vuole ricordare una veccia locanda del passato. Quella che oggi noi chiamiamo “La prosciutteria” ha preso il posto a quelle che, fino a qualche decennio fa, noi definivamo osterie e fiaschetterie. All’interno di questo locale troverete la qualità del buon cibo (immensi taglieri di salumi e formaggi, schiacciate fatte al momento e salse saporite), una buona scelta di vini e dei prezzi decisamente stracciati. Io una chance gliela concederei.





All'antico Vinaio

Sin dal 1991 la famiglia Mazzanti porta avanti fiera questa tradizione dell’Antico Vinaio, che ad oggi è sinonimo di tipicità e qualità culinaria fiorentina. Lungo questa via possiamo trovare non uno, ma ben tre di questi negozi, ma attenzione, non perché sono tanti allora non sarà necessario fare la fila per riuscire ad acquistare una schiacciata; quotidianamente, soprattutto nei weekend e sotto le festività, la coda per acquistare una buona focaccia parte sin da Piazza della Signoria e vi assicuro che non è affatto piacevole fare ore di coda per poter mangiare. Il mio consiglio è quello di recarvi in questa via il più presto possibile, o in orari in cui i turisti hanno già mangiato, così che non rischierete di gettare una giornata la vento. All’interno del locale troverete un’ampia proposta di panini, ma il vero must di questo posto è la focaccia con sbriciolona, crema di pecorino fatta in casa, crema di carciofi e melanzane grigliate: un connubio di sapori perfetto!

Oltre al banco dello street food è possibile usufruire della vera e propria osteria di fronte che offre un’ampia gamma di piatti caldi serviti al tavolo (attenzione, non perché si tratti di un’osteria allora i prezzi saranno bassi, tutto il contrario, si mangia sicuramente bene, ma devo ammettere che i prezzi sono davvero elevati).


Ma cosa possiamo mangiare di veramente tipico?

Dai cantucci, alla pappa al pomodoro, passando per la ribollita, fino al lampredotto, senza dimenticare ovviamente sua maestà, la Fiorentina, Firenze più di ogni altra città a mio parere ha una scelta culinaria ampia, ma soprattutto di classe. Qui, potranno sentirsi a proprio agio tutti, dai vegetariani fino ai carnivori, per non parlare di coloro che sono ottimi intenditori di vino.


Panino con il lampredotto

Bistecca alla fiorentina

Pappa al pomodoro

Cantucci e Vin Santo

  • Mi sento in dovere, da buona mangiatrice di carne, di obbligarvi a mangiare una squisita bistecca alla fiorentina; è innegabile, ha un costo molto alto (40-50 euro al kg) e se si dovesse essere da soli sarà difficile da finire (il taglio medio servito parte dal 1.2 kg), ma mangiarla in loco e cucinata dai toscani una volta nella vita non ha eguali.

  • Per chi è amante dei track food e del cibo di strada consiglio vivamente di fermarsi alle bancarelle del centro città ad acquistare un buon panino al lampredotto; questo è un cibo d’asporto che viene a costare non più di 4 euro, ottimo per un pranzo al volo che però ci permette di restare in linea con la tradizione.

  • Un altro street food molto in voga nella bella Firenze è la schiacciata che, se acquistata nei locali giusti, sarà davvero buonissima. La schiacciata è molto simile alla focaccia, ma è decisamente meglio; è fatta senza sale (perché in passato i fiorentini non volevano pagare la tassa sul sale ai pisani) ed è per questo che è chiamata schiacciata.

  • Quello di cui sto per parlarvi invece è un cibo snobbato da tutti, anche da me onestamente, ma che una volta assaggiato diventerà una vera e propria dipendenza: sto parlando della pappa al pomodoro. Questa pietanza viene servita in un tegame caldo ed è composta da passata di pomodoro, aglio, basilico e pane raffermo che viene fatto ammorbidire nel pomodoro: una volta a contatto con le vostre papille gustative non sarete più in grado di farne a meno.

  • Giungendo al dolce, non possiamo che nominare i famosissimi cantucci, solitamente accompagnato da un buon bicchiere di vin santo. I cantucci sono dei biscotti secchi e nativi della vicina città di Prato; hanno un costo abbastanza elevato (24 euro al kg) e nelle pasticcerie fiorentine se ne trovano di ogni gusto. Un consiglio che vi posso dare è quello di andare a mangiarli da “Il cantuccio di San Lorenzo”.


Dove posso mangiare bene, ma senza svuotare il portafogli?

Partiamo dal presupposto che ormai con internet è molto più comodo cercare un ristorante che abbia delle buone recensioni, ma ciò che posso consigliare io è che, essendo in Italia, potrete trovare delle ottime scelte di ristorante anche tramite l’applicazione di The Fork che, oltre ad avere un'ampia gamma di ristoranti di qualità (ve lo dico per molta esperienza), concede al cliente anche uno sconto (che varia dal 20% al 50%) sul conto finale.

Dunque perché non provare a cercare qualche posto che vi ispira? Poco prima di partire per il mio ultimo weekend a Firenze mi sono messa alla ricerca di due ristoranti in cui cenare a Firenze e devo ammettere di esserne rimasta più che soddisfatta.


Il David, Piazza della Signoria

Il David, in Piazza della Signoria, offre piatti di ottima qualità a prezzi mediamente bassi e che, tramite The Fork permette anche di avere uno sconto che varia di stagione in stagione. La Fiorentina in questo locale è abbondante (1.2 kg) ed è servita esattamente come deve essere: con l’osso. Ampia la lista dei vini da cui abbiamo potuto scegliere la bottiglia che più preferivamo e gentilissimi i camerieri che ci hanno facilitato la scelta consigliandoci uno dei vini migliori, il Rosso di Montalcino.


Alla Torre de Rossi

Il secondo ristorante, leggermente più raffinato, che voglio consigliare è Alla Torre De Rossi, un locale collocato su un terrazzo (al chiuso) di un hotel, che permette di avere una strepitosa visuale di tutta la città (dal Duomo a piazza della Signoria, fino a Ponte Vecchio esattamente sottostante al locale). In questo posto non troverete costate e fiorentine, ma piatti della tradizione culinaria fiorentina molto più raffinati e ben impiattati; anche qui potrete trovare un’ottima gamma di vini tra cui scegliere.


La Fettunta

Per quanto riguarda un pranzo buono, ma con prezzi contenuti, seduti a tavola e non in mezzo alla strada, consiglio vivamente di andare a La Fettunta; questa è una sorta di osteria moderna, che permette anche di acquistare street food; serve piatti di carne di ottima qualità, ma soprattuto molto abbondanti per il costo che hanno. Possiamo trovare piatti che spaziano dalla fiorentina alla porchetta, fino al classico spiedone toscano di carne mista (che consiglio vivamente).


I monumenti di Firenze


Tornassimo indietro di qualche millennio, sulle strade di questa città potremmo incontrare per strada volti come quello del Brunelleschi, Masaccio o Donatello, ognuno a compiere il suo lavoro di architetto, pittore o scultore. Questa piccola città in riva all’Arno è la vera e propria “Culla del rinascimento”. Nei pochi chilometri di quella città, già esistente tra 1400 e 1500, per volere di illuminati e fantastici artisti, cominciarono a sorgere chiese, palazzi e musei, ma anche tanti ponti, che oggi fanno da sfondo a questo gioiellino italiano.

Per quanto Firenze possa sembrare una città noiosa o con ben poco da visitare, posso assicurare che non è affatto così; molte sono le attività che potrete svolgere sia durante una giornata di sole, sia durante una giornata uggiosa.

Cupola del Brunelleschi

Vista dalla Cupola del Brunelleschi

Partiamo dal fulcro della città la Cupola del Brunelleschi, che dalla sua imponente altezza domina tutta Firenze. Il modo migliore per ammirare la Cupola è salirci fino alla sommità (463 gradini); questo percorso ci porta a breve distanza dai fantastici dipinti del Vasari.

Soffri di vertigini o di claustrofobia? Forse la salita della Cupola non fa per te.

La salita e anche la discesa sono sostanzialmente in corridoi stretti e scuri. Non sarete mai esposti, di conseguenza non si potrà mai cadere: ma se temete l'altezza, questa parte potrebbe essere difficile da gestire. Il resto della salita alla cupola ha degli spazi ancora più stretti, con gradini ripidi.

Visuale dal Campanile di Giotto

Visuale dal Campanile di Giotto

Campanile di Giotto

Esattamente accanto a questo cupolone è possibile ammirare un bellissimo campanile - Campanile di Giotto - così denominato poiché venne costruito da questo artista, che però non riuscì a vederlo compiuto. Il campanile ha 414 gradini, che consentono di raggiungere la sua parte più alta; non è, comunque, una salita troppo faticosa. I visitatori sono ben ricompensati per il loro sforzo quando, dopo aver raggiunto 84 metri d’altezza, possono godersi una delle migliori viste della città.

Nella stessa piazza esattamente al centro, di fronte al campanile di Giotto ci troviamo dinanzi ad una struttura bassa e abbastanza tozza - il Battistero di San Giovanni - che è uno degli edifici più antichi di Firenze ed è in quella posizione dal IV secolo.

Basilica di Santa Maria del Fiore

Infine ciò che più lascia senza fiato è sicuramente il Duomo che con la sua facciata in marmo bianco e verde lascia tutti senza fiato. Questo Duomo - Santa Maria del Fiore - è il centro della città; una cattedrale di 153 metri che è stata costruita in 170 anni per potersi fronteggiare con le rivali che si trovano a Pisa e Siena. Alla sua realizzazione misero mano artisti strepitosi come Giotto, Brunelleschi, Vasari e Lorenzo Ghilberti. Se decidete di andare a Firenze ovviamente non potrete non esplorare questi monumenti che possono essere visitati con un solo biglietto acquistabile sia online che alle casse della Piazza e che viene a costare 15 euro.

Un consiglio? Cercate di prenotare almeno la visita per salire sopra al cupolone del Brunelleschi, altrimenti non potrete entrare.



Ponte Vecchio

Se dalla piazza cominciamo a camminare addentrandoci per le viuzze della città prima o poi giungeremo sicuramente al ponte più bello di Firenze - Ponte Vecchio - che ad oggi ospita decine di negozi di orafi che accolgono quotidianamente migliaia di turisti da tutto il mondo. In passato sopra a questo ponte vi erano i negozi dei fruttivendoli e dei macellai che però vennero fatti sloggiare nel momento in cui la città iniziò ad essere vista come un centro di bellezza del nostro paese. Una leggenda narra che questo ponte, durante l’egemonia nazista e fascista in Italia, venne risparmiato da Hitler stesso dai bombardamenti proprio perché è troppo bello per essere abbattuto.

Ciò che più mi sento di consigliare è di soffermarvi su una delle due rive del fiume per fare le fotografie, poiché visto da lontano è ancora più bello.

Palazzo Vecchio

Sempre addentrandoci per le vie della cittadina toscana giungeremo, seguendo i vari cartelli, fino a Palazzo Vecchio. Ciò che più mi ha sempre colpito di questo palazzo è il fatto che non sia possibile fotografarlo per intero: è troppo grande e troppo alto per farlo rientrare in una sola fotografia. Ovviamente però ogni giorno migliaia di turisti cercano di portare a casa il ricordo fotografico di questa architettura, considerata come il miglior esempio di architettura trecentesca del mondo. Ciò che effettivamente non permette al palazzo di essere fotografato per intero è la Torre Arnolfo, che con i suoi 94 metri sovrasta la piazza. Questo bellissimo palazzo è situato su un lato di Piazza della Signoria, uno dei luoghi considerati maledetti poiché terreno di scontro tra Guelfi e Ghibellini. Ad oggi è il centro della vita sociale e civile di tutta Firenze. Se doveste decidere di entrare a fare visita a questo palazzo il mio consiglio è quello di acquistare un biglietto cumulativo sia per la torre che per il museo, che vi permetterà di risparmiare ben 6 euro a persona.


Altra tappa fissa per amanti dell’arte e non, è la Galleria degli Uffizi, una specie di 'supermercato dell’arte', rifugio di capolavori di ogni secolo e meta più ambita degli amanti di arti proveniente da tutto il mondo.

Interno della Galleria degli Uffizi

Questo museo è così rinomato e ben recensito che ogni giorno migliaia di italiani, ma ancor di più stranieri, fanno pazientemente la fila attendendo il proprio turno per entrare. All’interno degli Uffizi, il percorso inizia con una sala interamente dedicata all’arte trecentesca, per poi passare ai migliori dipinti di Leonardo, Perugino, Botticelli e Caravaggio. Per potersi immergersi nell’arte italiana all’interno di questo museo è necessaria la prenotazione; questa prevede l’acquisto di un biglietto del costo di 12.50 euro, ma senza alcun dubbio una volta a Firenze dovranno essere una tappa obbligatoria. Per visitarli interamente e bene, è necessario dedicare un’intera giornata a questa galleria, ma soprattutto ricordate di portare scarpe comode, altrimenti uscirete che non vorrete più tornarci.


Basilica di Santa Croce

Nonostante sia poco conosciuta, forse perché tutti si soffermano sul centro città senza badare alla periferia, io mi sento di consigliare una visita alla Basilica di Santa Croce nel quale risiede la tomba di Michelangelo ‘protetta’ da tre sculture che raffigurano la scrittura, la scultura e l’architettura. Oltre alla sua tomba, sempre nella prima parte della Basilica possiamo trovare la tomba di Galileo Galilei. Oltre a questi due illustri personaggi ve ne sono molti altri sepolti o ricordati all’interno della Basilica, ma nonostante ciò essa non è solo una raccolta di spoglie. Sul fondo ci sono le cappelle affrescate da Giotto e il Crocifisso di Cimabue, situato nella Cappella Brancacci. Una volta giunti in questa zona e scelto di visitare la Basilica vi consiglio di acquistare il biglietto cumulativo che permette anche la visita a Casa Buonarroti.


Interno della Galleria dell'Accademia

Oltre agli Uffizi, che di per sé sono già un capolavoro inestimabile, vorrei porre l’attenzione anche sulla Galleria dell’Accademia che, nonostante sia poco conosciuta, contiene al suo interno sculture artistiche di inestimabile valore. Venne realizzata nel 1784 per far conoscere i grandi esempi dell’arte fiorentina a coloro che studiavano all’Accademia delle belle arti. Questa è anche denominata - Museo di Michelangelo - per la grande quantità di opere del genio fiorentino che l’Accademia stessa accoglie. L’opera più importante all’interno della Galleria è certamente il David di Michelangelo che precedentemente era esposto nel centro di Piazza della Signoria, dove adesso se ne trova una copia. La raffigurazione del David secondo Michelangelo avrebbe dovuto dare un senso di perfezione formale e bellezza eterna che sarebbe dovuta emergere nonostante la freddezza del marmo.


Palazzo Pitti

Leggermente fuori dal centro storico, possiamo imbatterci in Palazzo Pitti e nei Giardini di Boboli.

Giardino di Boboli

All’interno del Palazzo sono contenute diverse mostre: la Galleria Palatina e gli appartamenti Reali; la Galleria di Arte Moderna, il museo delle porcellane e degli argenti. Da sfondo a questo Palazzo, già maestoso di suo, c’è il Giardino di Boboli, che per quanto sia un’immensa area verde, è da considerare un vero e proprio museo che per essere visitato necessita almeno 3 ore (attenzione, prima di andare al Giardino di Boboli, assicurare che al suo interno siano presenti le statue, diversamente, dovessero essere in restaurazione, sconsiglio la visita).


Visuale dalla salita di Piazzale Michelangelo

Camminando ancora verso la periferia di Firenze, e seguendo sulla mappa un certo Piazzale Michelangelo, ad un certo punto vi imbatterete su una lunghissima scalinata, che all’apparenza sembra infinita, ma che è in grado di condurvi nel punto panoramico migliore della città.


Visuale da Piazzale Michelangelo

Per quanto mi riguarda “se non hai visto Piazzale Michelangelo, non hai visto Firenze”. Ad oggi una volta giunti in cima vedremo il Piazzale con la Loggia (oggi divenuta ristorante, ma che avrebbe dovuto accogliere le opere di Michelangelo).


Visuale da Piazzale Michelangelo

La vista da qui spazia su tutto il centro storico della città fino ad arrivare alle colline di Fiesole e Settignano. la vera bellezza di questo posto è che permette in una sola volta di avere una vista sul Cupolone del Brunelleschi, sul Campanile di Giotto e su tutti i piccoli borghi che circondano la città.

Sulla cima di questo Piazzale è possibile arrivare in macchina, oppure con la linea 12 dell’autobus. Il mio consiglio è quello di arrivarci a piedi percorrendo le Rampe del Poggi che partono dall’omonima piazza nel quartiere di San Niccolò.


Qualcosa di diverso?


Fontana del porcellino

Recatevi presso la Loggia del Mercato Nuovo, troverete un’enorme marmaglia di gente tutta concentrata attorno ad una fontana: il porcellino. Questa è la statua di bronzo di un cinghiale (l’originale è conservata a Palazzo Pitti) che ad oggi è diventato il simbolo portafortuna per tutti i turisti che si recano a Firenze. Ciò che bisogna fare è: prendere una monetina e riporla nella bocca del porcellino, se la moneta cadendo finisce nella grata sotto la statua allora il desiderio diventa realtà.

Un altro luogo poco conosciuto, ma in cui consiglio vivamente di andare è la Farmacia di Santa Maria Novella, aperta dai frati domenicani all’inizio del duecento, oggi è un’erboristeria, profumeria e spezieria.

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