Pasquetta alle Cinque Terre
- Milena Spino
- 22 apr 2019
- Tempo di lettura: 5 min
Solitamente quando vado in una città mi succede che o me ne innamoro follemente oppure la odio a priori. Mi viene in mente ad esempio Londra quando, attraversando la città per giungere al mio B&B vidi migliaia di luci natalizie, autobus rossi, taxi a cabina che mi fece rimanere folgorata. Un'altra che mi viene in mente è Singapore, la quale mi lasciò senza fiato già dal finestrino dell'aereo.
Con le Cinque Terre? Non è andata esattamente così, ma c'è qualcosa che lentamente mi ha fatto cambiare idea.

Abbiamo alloggiato presso un carinissimo B&B a La Spezia (La Locanda del metallo), una delle mete più comode per poi girare in giornata le Cinque Terre. Da qui ci siamo diretti presso la stazione di La Spezia dove abbiamo acquistato il biglietto di Trenitalia che ci ha consentito di girare per tutta la giornata nella tratta La Spezia - Levanto e viceversa. Abbastanza caro il biglietto, inizialmente non sono in grado di dire a me stessa quanto ne varrà la pena di spendere quei soldi, ma ad ogni modo ormai ero lì, quindi l'ho comprato. Non appena il treno giunge alla stazione (con estrema puntualità oserei aggiungere), mi rendo conto che non procure la ferrovia all'interno della città, ma viaggia su di un percorso a spioventi sul mare.
Non appena metto la punta del piede sulla prima delle Cinque Terre, Riomaggiore, mi rendo conto che questa zona è una delle più caratteristiche di tutta la regione ligure, ma forse anche di tutto il territorio italiano. L'equilibrio che queste terre hanno raggiunto è stato dato grazie agli agricoltori della zona che, con il passare dei secoli, hanno modificato e modellato questi dislivelli rendendoli adeguati allo sviluppo delle coltivazioni.
Il percorso da La Spezia verso la stazione di Levanto farà le seguenti fermate :
I. Riomaggiore
II. Manarola
III. Corniglia
IV. Vernazza
V. Monterosso
Riomaggiore


Primo dei cinque borghi che si fa spazio tra due scoscese colline che vanno a spioventi sul mare. Lungo le vie di questo piccolo borgo, il minore per numero di abitanti (credo), ci imbatteremo in innumerevoli casette color pastello, posizionate su vari pendii. Una caratteristica di queste case è che ognuna di esse possiede una doppia entrata : una si trova sulla facciata del vicolo e una sul retro. Proprio da questo borgo inizia la Via dell'Amore che unisce Riomaggiore a Manarola. Si tratta di un sentiero, a strapiombo sul mare, percorribile in circa 2 h, che permette di ammirare la flora della zona. Sulla cima di questo borgo, già visibile dalla stazione, troviamo il Castello Cerricò, dal quale è possibile godere di una bellissima visuale del mare. Finita la visita a questo primo borgo, che ha avuto una durata di circa 1 h ci dirigiamo presso la seconda delle Cinque Terre : Manarola.
Manarola

Questa è la seconda tappa della vostra giornata, la mia preferita. Si tratta di un quadro dai colori tenui, casa di ulivi e vitigni. Compreso nel biglietto del treno delle Cinque Terre vi è una navetta che permette di fare visita al piccolo paesino chiamato Volastra, il quale dà una splendida visuale non solo di Manarola stessa, ma anche di tutta la zona vinicola da cui è circondato. Nella parte bassa del borgo di Manarola ci si può imbattere nel vecchio mulino, il quale venne ristrutturato dal Parco Nazionale. Nella parte alta spicca imperterrita la chiesa di San Lorenzo, insieme al suo campanile bianco. Per tutti coloro che sono amanti del mare, non ne rimarrete affatto delusi poiché sarà possibile imbattersi in piccoli scorci che vi lasceranno senza fiato.

Un consiglio? Immancabile l'aperitivo al "Nessun Dorma", locale posizionato sull'altura di Manarola, che si affaccia a picco sul mare. I tavolini sono all'aperto e permettono di avere una visuale a 360° su tutti i colori che il borgo ha da offrire. Solitamente il locale apre alle 12:00, ma consiglio di recarvi almeno una mezzora prima per evitare code chilometriche.
Corniglia

Terzo dei cinque borghi, da molti snobbato, ma a mio avviso molto caratteristico. Questo è il più alto borgo che possiamo incontrare nelle Cinque Terre, circa 100 metri al di sopra del mare, ed è l'unico paese che non permette alcun accesso diretto ad esso.

Per arrivare a Corniglia (centro storico) dalla stazione ferroviaria è necessario fare la salita della Lardarina, un'infinita scalinata di mattoni, con 33 rampe e ben 377 gradini. Il mio consiglio è quello di percorrere almeno una tra salita e discesa a piedi, ma se sarete troppo stanchi una navetta vi porterà direttamente nel centro del borgo partendo dalla stazione. Corniglia è un'unione di vicoli e stradine scavati nella roccia, i quali si affacciano su una spiaggia a ciottoli, il cosiddetto 'Spiaggione'. Fatta la salita e presa la navetta per tornare alla stazione, ci siamo diretti verso la quarta Terra : Vernazza.
Vernazza

Ricco di ristoranti e focaccerie penso che sia la meta migliore per un buon pranzo in stile ligure. Attenzione, i prezzi sono spesso molto più alti di quelli che siamo soliti trovare nelle grandi città, è sempre consigliato controllare il menù prima di entrare in un locale.

Noi abbiamo deciso di pranzare al "Lunch Box", un piccolo locale situato proprio all'inizio del borgo, il quale offre un'ampia gamma di focacce liguri, con vari impasti e farcibili con vari affettati, salsa, sott'olio, verdure e formaggi. Io ho preso la focaccia ai cereali con fesa di tacchino, olive nere e funghi porcini; devo ammettere che era davvero buona, ingredienti di ottima qualità e prezzi davvero modici. Usciti dalla focacceria ci siamo diretti verso il porto di Vernazza. Considerato tra i borghi migliori della nostra Penisola, possiede un bellissimo porto che in passato ha visto passare innumerevoli condottieri navali. Formato da vicoli stretti e dall'aria misteriosa, con case gialle e rosse che nel periodo estivo vengono abitate da migliaia di turisti in vacanza. Non distante dal porticciolo, vi sono alcuni cartelli che vi condurranno sulla cima del Castello Doria, il quale permette di avere una visuale mozzafiato dell'intero borgo. Scesi dal torrione del castello ci dirigiamo nuovamente alla stazione, per raggiungere l'ultima delle Cinque Terre, la maggiore : Monterosso.
Monterosso

Terra che ancora oggi tiene intatta la sua tradizione di pescatori. Tra i vari monumenti che si possono visitare, vi è il castello a strapiombo sul mare che include anche la Torre Aurora, l'unica torre rimasta delle 13 che possedeva in passato. Proprio qui c'è la bella Fegina, un luogo con spiagge attrezzate, nel quale in alta stagione migliaia di turisti si recano pr ammirare il mare color turchese che caratterizza la costa. Non potrete non fermarvi in una delle tante gelaterie che costeggiano il mare o che si fanno spazio tra le viuzze del centro storico. Qui il gelato è fatto davvero a regola d'arte, ne rimarrete stupefatti.
Concludo dicendo a tutti coloro che affermano che per visitare tutte e cinque le terre sedano più giorni, che si sbagliano, è necessario avere tanta voglia di camminare e altrettanta voglia di scoprire visitando. Sicuramente non è una zona economica, ma con le giuste precauzioni e le giuste raccomandazioni non si spende di certo più che a Milano.
Per quanto riguarda l'alloggio, consiglio vivamente di cercare qualcosa tra Levanto e La Spezia, zone molto più economiche dei borghi. Se invece arriverete sulla costa in macchina, il modo migliore per risparmiare è quello di dormire nella zona di Lerici.
Eh adesso, ENJOY!
Comments